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Champagne
Con il termine Champagne non si fa riferimento solamente ad una regione del nord della Francia; la parola stessa evoca sensazioni di fascino, di freschezza, di estrema finezza delle sue uve. Il danzare del suo finissimo perlage accentua ed esalta le tinte del giallo più cristallino o di tonalità più dorate, oppure colorandosi di rosa. Un profumo elegante, una struttura avvolgente, un sentore di frutta o floreale, sono solo alcuni aspetti che rendono inimitabile questo vino.
Più di 300 anni fa morì Pierre Pérignon, il monaco benedettino conosciuto come Dom Pérignon, il cui nome è legato alla storia e al marchio di uno degli champagne più famosi al mondo. Secondo la leggenda, Pérignon avrebbe importato da Limoux, un paese nella Linguadoca-Rossiglione (la storica regione per la produzione di vini situata sulla costa meridionale della Francia), il metodo per la rifermentazione in bottiglia, alla base del sistema per fare lo champagne. Tale leggenda, che portò il monaco benedettino a “scoprire” lo Champagne, è impregnata di mistero. Molti sono i racconti, molte le teorie. Vi riportiamo le più famose qui di seguito.
Una versione afferma che lo champagne sia nato casualmente per errore durante il processo di vinificazione di alcuni vini bianchi. Tale errore avrebbe causato lo scoppio di alcune bottiglie poste ad affinare in cantina e quindi portato alla scoperta, da parte dell’abate, della “presa di spuma”. Un’altra versione afferma che l’abate, per rendere più gradevole il vino prodotto, vi aggiungesse in primavera dei fiori di pesco e dello zucchero, tappando successivamente la bottiglia con tappi di legno di forma tronco-conica; allo stappare della bottiglia si produceva della spuma.
Infine, un ulteriore versione afferma che i viticoltori che usavano vinificare le uve di pinot si fossero resi conto che il vino ottenuto invecchiava male nelle botti, per cui decisero di imbottigliarlo subito dopo la fermentazione. Nelle bottiglie questo vino conservava efficacemente gli aromi, ma aveva il difetto di diventare naturalmente spumante, il che comportava lo scoppio di molte bottiglie.
“Il tratto più aristocratico della bottiglia di champagne è che non consente che le si rimetta il tappo”
Quale delle tre teorie sia quella più veritiera ed accreditata non ci è dato saperlo, ma si può affermare con certezza che nel corso degli anni le tecniche di produzione dello Champagne si siano sempre di più affinate. A partire dalla crescita della vite, fino alla messa in commercio del prodotto, il processo risulta essere molto articolato. Passando dalla vendemmia, attraverso le fasi di débourbage, assemblage e tirage si inizia a modellare qualcosa che solo dopo molti anni arriverà a suo pieno compimento; il tempo e il riposo sono fondamentali.
Le bottiglie vengono disposte in posizione orizzontale, in luoghi freschi e bui, dove avviene la seconda fermentazione, che dura diversi mesi. In questa fase i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. Dopo la prise de mousse, attraverso l’affinamento, passando per la fase del remuage, si giunge alla sboccatura (o dégorgement). Infine, prima della tappatura vera e propria, lo Chef de Cave conferisce il suo tocco personale al prodotto ricolmando le bottiglie con il liqueur d’expédition, il vero segreto dell’enologo, in grado di dare a ciascun prodotto caratteristiche uniche e differenti da tutti gli altri.
Per visionare la nostra ricca offerta di bottiglie rare e pregiate, puoi semplicemente contattarci tramite il modulo presente in fondo ad ogni pagina su questo Sito, chiamarci al numero +39 3408375077 oppure inviarci una mail a enoteca_mr.wine@libero.it.
Noi siamo sempre disponibili 7 giorni su 7, dalle 9 alle 19.
Nel frattempo, puoi scoprire qui di seguito alcune delle nostre etichette di champagne più prestigiose!

Cuvée Dom Perignon

Krug

Cristal
